XXIV Giorno della Memoria - Milano ricorda la Shoah

Sabato 27 gennaio alle ore 18.45

Conservatorio di Musica G. Verdi di Milano
Sala Puccini
via Conservatorio, 12 - Milano

Steve Reich (1936)
Different Trains

 

 

STEVE REICH:
Di origine ebraica, Steve Reich ha studiato filosofia alla Cornell University e composizione alla Juilliard School di New York e al Mills College in California con Luciano Berio e Darius Milhaud. Rimane poi, fino al 1966, a San Francisco. Nello stesso anno si sposta a New York dove fonda il gruppo Steve Reich and Musicians. Reich fa parte, insieme a Philip GlassLa Monte Young e Terry Riley, della corrente minimalista, ma i suoi lavori prendono spunto dalla musica circolare africana. Infatti nel 1970 studia tecniche percussive con un maestro della tribù degli Ewe in Ghana.

È considerato uno dei padri del minimalismo. Nel 2009 ha vinto il premio Pulitzer per la musica con il brano Double Sextet. Nel 2014 gli è stato assegnato dalla Biennale Musica di Venezia il Leone d'oro alla carriera, al proposito del quale ha detto: "Questo premio è il segno del cambiamento delle cose; doveva arrivare prima, ma meglio tardi che mai"[1] (in relazione al fatto che fosse il primo compositore "minimalista" ad ottenere il riconoscimento).

DIFFERENT TRAINS:
(1988) segna il ritorno di Reich agli esperimenti con voce registrata (ma anche rumori, sirene ecc) e nastro, che formano l’asse attorno al quale ruotano le figure differentemente ritmate degli archi, con l’esecuzione del Kronos Quartet. Il pezzo è dedicato ai treni nazisti che portavano gli ebrei nei campi di concentramento e adotta tecniche del tutto inusitate per lui: composto per quartetto d’archi e nastro, i primi imitano la melodia del parlato e il secondo emette suoni “trovati” di treni e di sirene, nonche’ frammenti “trattati” di discorsi. L’idea di usare il parlato come sorgente sonora sembra un ritorno all’estetica di "It’s Gonna Rain" e "Come Out", ma l’interazione con gli strumenti è diversa in quanto sono i suoni prodotti dalla voce a dirigere e chiamare gli strumenti e non il contrario. Dalle frequenze e dalle altezze di ogni singola frase il compositore ha infatti ricavato sequenze riprodotte e sviluppate dagli archi secondo moduli metrici diversificati. La composizione si basa su memorie infantili (i frequenti viaggi in treno da New York a Los Angeles a causa del fatto che i suoi genitori erano divorziati), a confronto con ben altri percorsi compiuti dai suoi correligionari ebrei in Europa nello stesso periodo. Per la realizzazione di questo manifesto sonoro Reich ha dunque assemblato fonti diverse, nello stridente contrasto tra normalita’ e tragedia: la voce della sua governante, che rievoca quei viaggi in treno; il racconto di un autista di pullman che copriva frequentemente quella tratta; frammenti delle testimonianze di tre sopravvissuti all’Olocausto; rumori di treni d’epoca.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti previa registrazione all'indirizzo permilano@consmilano.it


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